Jacopo Bassano (Jacopo da Ponte, Bassano del Grappa 1510 circa - 1592)



Compianto sul Cristo morto
Olio su tela, 159x130 cm
Chiesa di San Luca, Crosara

L'opera venne commissionata nel 1532 ma la sua consegna avvenne soltanto cinque anni più tardi, il 26 agosto 1537. Nell'elaborazione del dipinto Jacopo utilizza qui anche un'incisione, come spesso farà per buona parte della sua carriera artistica. La figura del Cristo, ad eccezione del braccio sinistro che non compare, è infatti desunta da una stampa di Marcantonio Raimondi tratta da Raffaello. È curioso notare come l'accorgimento compositivo della rupe scoscesa che scende verso sinistra dirigendo lo sguardo dell'osservatore sul volto di Cristo, sia analogo a quello elaborato da Giotto nel medesimo episodio affrescato nella Cappella degli Scrovegni. L'intenso patetismo delle pie donne è bene espresso dall'articolazione dei gesti e degli sguardi, che trova il suo culmine nello svenimento di Maria con il viso contratto in una smorfia di dolore. Alla prolungata stesura dell'opera ha contribuito anche il fratello Giambattista al quale si deve, probabilmente nella fase finale, la più debole figura di Giuseppe d'Arimatea sulla sinistra e buona parte di quella del Cristo. Da segnalare infine che il bordo superiore del dipinto è stato modificato in epoca successiva per adattarlo a una cornice barocca e che subì un furto all'inizio degli anni ottanta vedendo in parte compromesso il suo stato conservativo.